Le Beautiful Mountains di Marco Camandona

Una serata speciale quella di venerdì 23 maggio a Pont-Saint-Martin in Valle d’Aosta. Biblioteca e Comune hanno ospitato Marco Camandona, alpinista, Guida Alpina, Maestro di Sci e organizzatore del Tour du Rutor Extreme di scialpinismo, da qualche mese anche Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ricevuta dal Presidente Sergio Mattarella. Questa la motivazione. “Per aver fatto diventare la sua passione per la montagna uno strumento di aiuto per gli altri”. Camandona è il 41º scalatore al mondo, e il 20º senza l’ausilio di ossigeno supplementare, ad aver raggiunto tutte le 14 vette che superano gli 8000 metri. L’alpinismo di Camandona si caratterizza infatti per la forte componente sociale, al fianco dell’associazione Sanonani Onlus con cui, insieme alla moglie Barbara e ad altri soci attivi, è al fianco dei bambini nepalesi per supportarli nella loro crescita. Camandona, riporta la nota del Quirinale: “Insieme alla moglie, attraverso i fondi raccolti per le scalate, hanno istituito un orfanotrofio in Nepal che seguono costantemente ideando progetti anche attraverso l’erogazione di borse di studio”.
Un orgoglio della Valle d’Aosta e un’ammirazione personale di chi scrive di conoscerlo da più di vent’anni, ammirazione verso un uomo capace di salire i 14 ottomila, così come di riuscire ad organizzare la grande gara di scialpinismo Tour du Rutor, anche nelle situazioni più “Extreme”, con cambi dell’ultima ora dovuti al maltempo, sempre con un sorriso e un po’ di ironia che non guasta mai anche nelle situazioni più critiche. E poi la sua filosofia di “restituire” quel che ha avuto dalla gente delle montagne del Nepal, con la sua associazione Sanonani Onlus e la casa famiglia che ha creato in Nepal. Ma la sua filosofia del “restituire” non si ferma qui: allievo di Abele Blanc, che lo ha portato ai primi 8000, poi sul K2, infine accompagnato anche nell’ultima avventura, i Gasherbrum I e II nel giro di un mese, con cui ha completato la serie dei 14 ottomila, Marco ha avviato all’alpinismo sulle Alpi e a quello dell’alta quota, alcuni degli alpinisti e Guide Alpine più performanti della nuova generazione, come François Cazzanelli, Stefano Stradelli, Nadir Maguet, Pietro Picco, che con lui sono passati dalle gare di scialpinismo e skyrunning, a diventare Guide Alpine e scalare gli ottomila, magari a tempo di record.
La serata è stata presentata da Enrico Martinet, giornalista del quotidiano “La Stampa” e storico dell’alpinismo. Quindi la proiezione del film “The Beautiful Mountain”, film realizzato durante i 40 giorni della spedizione ai Gasherbrum II e I (questo è l’ordine cronologico delle 2 salite), con le riprese realizzate con telefonini e drone, con l’aiuto di Abele Blanc e di Dante Luboz, che ha salito con Marco il G I e si è fermato al 130 metri dalla vetta del G II.
“Mi tremavano le gambe quando sono andato al Quirinale dal Presidente Mattarella più che in vetta al G I – racconta Marco Camandona -. Con la spedizione dell’estate 2024 si è chiuso un cerchio, un’avventura durata 26 anni, che ha avuto momenti intensi come sul K2 con Abele, sull’Everest e Lhotse dove avevo anche il ruolo di Guida Alpina con un cliente (l’astronauta Cheli poi accompagnato in vetta da Cazzanelli), o la spedizione del 2022 tutta di Guide Alpine valdostane su Nanga Parbat, Broad Peak e K2. Non è semplice far convivere l’attività di Guida Alpina, con l’alpinismo professionale e le relative performance e la mia attività imprenditoriale. Ma anche grazie a mia moglie Barbara che mi supporta sempre, e agli amici che nel corso degli anni mi hanno accompagnato sulle vette più alte della terra, questo sogno si è realizzato.”








